Un’attivista filo-palestinese ritarda la partita femminile tra Scozia e Israele

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Un attivista filo-palestinese ha ritardato lo scontro a porte chiuse tra le squadre femminili scozzesi e israeliane incatenandosi il collo a un palo della porta dell’Hampden Park. La partita doveva iniziare alle 19:05, ma è stata posticipata alle 19:35 a causa dell’incidente.

La SFA aveva precedentemente annunciato che la partita si sarebbe giocata senza tifosi, dopo ampie consultazioni sulla sicurezza. Centinaia di manifestanti si sono radunati fuori dallo stadio, gridando “fermate la partita” in risposta al conflitto in corso in Medio Oriente. L’attivista, che indossava una maglietta con la scritta “Cartellino rosso per Israele”, ha violato la sicurezza fingendosi uno steward e si è fatto strada sul campo. Entrambe le squadre sono inizialmente scese in campo, ma sono tornate negli spogliatoi dopo che l’incidente si è verificato.

Il personale ha impiegato 30 minuti, utilizzando dei tronchesi, per liberare il manifestante, che è stato poi scortato fuori dal campo dalla polizia. Il ritardo è stato accolto con gli applausi dei manifestanti all’esterno. SunSport ha contattato la polizia scozzese e la SFA per commenti.

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