Paul Pogba inizierà a metà gennaio il processo antidoping

Giuseppe Maffia/NurPhoto via Getty Images

Se Paul Pogba vuole evitare una lunga sospensione che potrebbe mettere a repentaglio i suoi anni migliori da giocatore, l’imminente udienza sarà cruciale.

Prevista per il 18 gennaio, l’udienza davanti al tribunale antidoping italiano sarà incentrata sulla difesa di Pogba contro le accuse di consumo inconsapevole di una sostanza che ha portato a un test antidoping fallito dopo la gara d’esordio della Juventus contro l’Udinese ad agosto.

Nonostante sia stata richiesta una nuova analisi di un campione B, ottenendo risultati identici, il processo imminente incombe.

I pubblici ministeri nel caso di Pogba stanno spingendo per una severa squalifica di quattro anni, che potrebbe estendersi fino ai trentacinque anni, un colpo dannoso per la sua carriera.

I rapporti suggeriscono che il team legale di Pogba non perseguirà un patteggiamento simile al caso delle scommesse di Nicolò Fagioli all’inizio di quest’anno, come precedentemente delineato da Romeo Agresti di Goal Italia e altri media italiani.

Mentre i dirigenti della Juventus restano pazienti, scegliendo di attendere il processo legale prima di decidere il futuro di Pogba nel club, il centrocampista, a due anni e mezzo dalla fine del suo contratto quadriennale dal suo celebre ritorno nel 2021, non è stato all’altezza delle aspettative ambientato durante il suo tanto pubblicizzato rientro nel club.

Il suo ritorno è stato tutt’altro che ideale, con il test antidoping fallito che si è rivelato una significativa delusione tra le numerose battute d’arresto in un periodo relativamente breve.


 

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