L’arrivo inaspettato al Manchester United nonostante le aspettative di Sir Alex Ferguson

Un giocatore del Chelsea, sempre affidabile, ha detto al famoso allenatore del Manchester United di no. Pochi giocatori hanno avuto il coraggio di rifiutare Sir Alex Ferguson.

John Obi Mikel si è unito accidentalmente al Manchester United
Image via Getty Images

John Obi Mikel si ritrovò coinvolto in una notevole debacle di trasferimento nel 2005, dando inizio a una delle controversie più sensazionali nella storia della Premier League.

Dopo aver firmato per il Manchester United sotto l’ala protettrice di Sir Alex Ferguson e aver anche realizzato una sessione fotografica indossando la maglia dello United, Mikel ha cambiato direzione in pochi giorni per unirsi al Chelsea per 18 milioni di sterline.

L’intricato accordo prevedeva che il Manchester United ricevesse 14 milioni di sterline, mentre la squadra norvegese Lyn intascava 4 milioni di sterline.

In mezzo alla crescente confusione tra United e Chelsea, Mikel ha dovuto affrontare una notevole quantità di spiegazioni.

Riflettendo sugli eventi, Mikel ha condiviso con talkSPORT: “Poi ovviamente Roman [Abramovich], tutti al Chelsea, lo hanno visto e hanno pensato: ‘Cosa sta succedendo qui? Stiamo osservando questo giocatore da due o tre anni ormai, cosa sta succedendo qui?’

“Ovviamente hanno mandato il mio agente a Lyn e poi è venuto in Norvegia, e poi per un paio d’ore sono scomparso. Mi ha portato fuori dal mio appartamento dove vivevo con un paio di miei amici.”

“Mi ha detto, ‘dobbiamo tornare a Londra, ho bisogno di portarti via dalla Norvegia adesso perché quello che hai fatto adesso, è un grosso problema con il Chelsea e Roman non è contento.’

“Così il mio agente mi portò in un albergo e poi la mattina dopo volammo a Londra, e il resto era storia. Poi mi ci è voluto circa un anno, non potevo giocare né per lo United né per il Chelsea perché la FIFA diceva: “OK, dobbiamo risolvere questo problema”. Quindi sono andato alla FIFA e ho pensato: “Non volevo firmare per lo United”.

Dopo questo tumultuoso episodio, Mikel lasciò un segno indelebile al Chelsea, collezionando 372 presenze. I suoi contributi includevano sei gol e 13 assist pur essendo una parte cruciale delle vittorie della squadra, tra cui la Champions League, due titoli di Premier League, quattro FA Cup, Europa League e due Coppe di Lega.